La Tradizione della Massoneria del Marchio

La Massoneria del Marchio rappresenta una delle tradizioni più autentiche e profonde della Massoneria, custodendo il sapere iniziatico legato alla costruzione del Tempio interiore. Nei tempi antichi, in Loggia venivano conferiti solo due gradi: quello di Apprendista e quello di Compagno di Mestiere. L’unico Maestro era il Maestro Venerabile, guida e custode della Loggia. Tuttavia, i Fratelli più meritevoli potevano ricevere il grado di Maestro del Marchio, che completava il percorso muratorio con una simbolica e spirituale profondità.

Oggi, per accedere al Marchio, è necessario aver raggiunto il grado di Maestro nella Massoneria Azzurra. Tuttavia, l’antica tradizione è onorata mantenendo l’uso del grembiule da Compagno, a simboleggiare che il grado del Marchio si fonda sulle basi del Compagnonaggio, conferendo la vera maestria.

La Tradizione del Marchio e il Lavoro Muratorio

Nella costruzione delle cattedrali gotiche, strettamente legate al simbolismo del Tempio di Re Salomone, le pietre venivano lavorate al di fuori del recinto sacro. Ogni scalpellino aveva il compito di realizzare un particolare tipo di concio, replicando lo stesso modello e firmando il proprio lavoro con un glifo personale. Questa pratica, già in uso nell’antica Roma, evidenzia l’importanza della precisione e della responsabilità personale nel lavoro muratorio.

Nel rituale del Marchio, il candidato presenta una pietra trovata come se fosse propria, rigettando il lavoro autentico. Questo atto simbolico lo espone al rischio di una condanna simbolica, ma viene salvato dai suoi compagni, che lo ammoniscono a rispettare il lavoro altrui e a non chiedere un compenso non meritato.

La Parola di Passo di questo grado è particolarmente significativa: si riferisce all’antico porto di Jaffa, ma in ebraico significa anche “bellezza” e “perfezione,” richiamando il significato simbolico del grado di Compagno. Nella cerimonia, la pietra rigettata rappresenta la chiave di volta del Tempio di Re Salomone, in linea con il Salmo 118:22: “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo, opera meravigliosa del Signore.”

Simbolismo della Pietra e della Rigenerazione

La pietra rigettata è nascosta in un panno nero, simboleggiando un processo di oscurità e reintegrazione. Questo concetto richiama tradizioni greco-egizie, dove il sole tramonta e percorre gli inferi prima di risorgere rigenerato. In ambito gnostico, la pietra rappresenta l’anima avvolta nell’oscurità della materia, che deve essere reintegrata per ricostituire l’unità originaria.

Nel rituale, lo scalpello e il mazzuolo percuotono simbolicamente il cuore del candidato, aprendo il Tempio dell’Anima e liberando la luce interiore. Questo momento rappresenta l’apertura del cuore, considerato il nucleo dell’essere umano, e corrisponde a ciò che in altre tradizioni è noto come “illuminazione” o “salvezza.”

Strumenti e Significati

Tra i simboli più importanti del grado del Marchio troviamo:

La Cazzuola, che rappresenta l’unione e l’armonia. Strumento per spargere la calce, simboleggia la fraternità universale e la tolleranza.

La Spada, simbolo di difesa dei valori e di presa di coscienza. Con le sue due lame, rappresenta la morte e la vita, la distruzione e la rigenerazione.

Questi strumenti ricordano che, nel ricostruire il Tempio di Salomone dopo la prigionia a Babilonia, i muratori avevano la cazzuola in una mano per costruire e la spada nell’altra per difendersi.

Il Custode del Marchio

Alla fine del rituale, il Fratello del Marchio è incaricato di essere un custode e un guardiano del Tempio, responsabile di vigilare sugli ingressi e sulle uscite del luogo sacro. Questo incarico, che richiede di “fare attenzione con tutto il cuore,” rappresenta simbolicamente la necessità di custodire anche il tempio interiore, permettendo l’ingresso solo allo spirito della luce e respingendo ogni impurità.

Conclusione

La Massoneria del Marchio unisce il sapere muratorio con una profonda ricerca spirituale e simbolica. Il percorso iniziatico del Marchio richiama il lavoro dell’alchimista, che perfeziona sé stesso trasformando la propria pietra interiore in una sorgente di luce e consapevolezza. Attraverso la simbologia della pietra, della cazzuola e della spada, il Marchio invita ogni Fratello a lavorare con precisione, responsabilità e dedizione, guidandolo verso la costruzione del proprio Tempio interiore.