
Il passaggio a compagno, ovviamente descrivendo la mia esperienza personale, ha avuto meno impatto emotivo dell’iniziazione come apprendista, in compenso, è sorto un senso di responsabilità che sino ai giorni prima non percepivo.
Divenire compagno, sulla carta, è un passo avanti per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e del mondo, con l’aiuto di nuovi strumenti che arricchiranno e supporteranno questo mio viaggio.
Da apprendista il maglio, lo scalpello e la riga erano gli unici tre strumenti che avevo a disposizione e li utilizzavo, ed utilizzo ancora, per sgrossare tutto il superfluo di cui ho imbottito la mia vita ed il mio ego.
Oggi, oltre a questi, ho la possibilità di utilizzare anche la squadra, che con la sua linearità e precisione potrà aiutarmi a rigare dritto senza troppi sbandamenti.
Il compasso, mi supporterà con le sue leve delineando i miei confini materiali e spirituali a seconda delle vicissitudini della vita.
La livella, osservandola mi donerà imparzialità, quindi uguaglianza, mettendo gli uomini, con me in primo, sullo stesso piano.
Per ultimo non certo per importanza il filo a piombo, questo, scende in verticale come per sprofondare su se stesso, ed io come lui, con verticalità mi immergerò dentro di me, cercando domande ed eventuali risposte su tutto ciò che all’esterno non comprendo.
Mi rendo conto giorno dopo giorno che il mio cammino sta cambiando, ed io con esso.
Sto passando da un lavoro di fatica e sforzo fisico ad uno più intellettuale e spirituale.
Lavorare con la mente può essere più sacrificale, se pur ad occhio esterno non sembrerebbe.
La mente è in continuo funzionamento, non la si può spengere o far riposare a comando, differentemente del corpo, per questo con l’aiuto della meditazione e dei miei fratelli durante le tornate, sono certo che affronterò con determinazione e sobrietà ogni difficoltà.
La mia pietra da grezza ora è cubica, non ha più forma prettamente irregolare e questo auspica che Marco, riesca a vivere non più nel totale disordine.
Durante il passaggio ho salito 5 gradini, iniziando cosi la mia ascesa, ma il percorso è cosi lungo e buio che faccio fatica a mettere un piede avanti l’altro.
Il numero 5 rappresenta questo mio nuovo grado, ed è la somma dei 4 elementi naturali con il il tutto, simboleggiato dal numero 1.
Anche le 5 sporgenze (arti) di cui l’uomo è nato e tanti altri significati che scoprirò lungo il sentiero.
Non sono un uomo da molte letture, quello che questo grado mi insegnerà mi piace sentirlo sulla pelle, scoprirlo vivendolo in prima persona piuttosto che leggerlo.
Non smetterò mai di ringraziare la vita e le persone che mi hanno introdotto e guidato verso questo nuovo capitolo.
Le porte di casa, della mia mente e del mio cuore, saranno sempre aperte per accogliere nuovi fratelli ed insegnamenti.
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