
Zorobabele: Il Costruttore del Secondo Tempio e Simbolo dell’Arco Reale
Il ruolo di Zorobabele nella storia e nella tradizione massonica è di straordinaria importanza. Come figura storica e simbolica, incarna l’ideale del costruttore, colui che, nonostante le difficoltà, guida il popolo nella ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, simbolo eterno della rinascita spirituale e della riconciliazione con il divino.
Nel Rituale dell’Arco Reale, la figura di Zorobabele assume un ruolo centrale, legando il suo valore storico a potenti simbolismi esoterici e morali.
Chi Era Zorobabele
Zorobabele, il cui nome in accadico significa “germoglio di Babilonia” o “chi è nato a Babilonia”, era un principe ebreo della casa di Davide. Nato in esilio, era il figlio di Sealtiel e nipote di Joiachin, l’ultimo re di Giuda deposto da Nabucodonosor e deportato a Babilonia.
Dopo la conquista di Babilonia da parte di Ciro il Grande nel 538 a.C., Zorobabele fu incaricato dal re persiano di guidare gli Ebrei nel ritorno a Gerusalemme e di sovrintendere alla ricostruzione del Tempio, distrutto durante l’invasione babilonese. Al suo fianco, Ciro pose il Sommo Sacerdote Giosuè, consegnando loro il tesoro sacro trafugato e garantendo il supporto politico per l’impresa.
Il Secondo Tempio e le Sfide di Zorobabele
La ricostruzione del Tempio non fu semplice. Zorobabele affrontò molte difficoltà: resistenze interne da parte del clero locale e dei reduci dall’esilio, opposizioni armate da parte delle popolazioni confinanti escluse dal culto, e momenti di sconforto personale.
I profeti Aggeo e Zaccaria lo sostennero, ricordandogli il suo ruolo messianico e spronandolo a portare avanti l’opera. La narrazione ci racconta di operai che lavoravano con la cazzuola in mano e la spada al fianco, sempre pronti a difendere il Tempio dagli attacchi esterni. Questo dualismo si ritrova pienamente nel simbolismo dell’Arco Reale.
Il Simbolismo di Zorobabele nell’Arco Reale
Nella tradizione massonica, Zorobabele rappresenta il Costruttore del Tempio Interiore, colui che guida il Massone nella sua ricostruzione spirituale. La spada e la cazzuola simboleggiano l’equilibrio tra azione e difesa: il Massone costruisce con dedizione ma deve anche proteggere ciò che è sacro, dentro e fuori di sé.
Inoltre, Zorobabele è l’Unificatore. Nonostante le divisioni, riuscì a guidare il popolo verso un obiettivo comune, incarnando i principi di armonia e fratellanza che sono alla base della Massoneria.
Il Ruolo del Sommo Sacerdote Giosuè
Al fianco di Zorobabele operava Giosuè, Sommo Sacerdote e discendente della linea di Aronne. Egli rappresenta la dimensione spirituale della ricostruzione, conducendo il popolo verso la purezza rituale. La sua figura, insieme a quella di Zorobabele, simboleggia il perfetto equilibrio tra guida materiale e spirituale.
La Lezione Massonica della Spada e della Cazzuola
La spada e la cazzuola rappresentano due aspetti inscindibili del cammino massonico. La cazzuola simboleggia il lavoro costante del costruttore, la pazienza e la dedizione. La spada ricorda la necessità di difendere i valori sacri da corruzione e minacce esterne.
Il Massone è chiamato a costruire sé stesso, ma anche a difendere il proprio Tempio interiore da ogni pericolo, proprio come facevano gli operai di Zorobabele.
Zorobabele come Esempio per i Massoni
La figura di Zorobabele offre importanti insegnamenti ai membri dell’Arco Reale. Insegna la perseveranza di chi non si arrende di fronte alle difficoltà. Dimostra lo spirito di servizio di chi opera non per sé ma per il bene collettivo. Rappresenta l’unione tra materia e spirito, tra azione concreta e aspirazione spirituale.
Conclusione
Tutti i Capitoli dell’Arco Reale rendono onore a Zorobabele, il “germoglio di Babilonia”, esempio di coraggio, fede e dedizione. La sua storia ci ricorda che la costruzione del Tempio interiore richiede forza, volontà e la capacità di bilanciare il lavoro materiale con la ricerca spirituale.
Anche nei momenti più difficili, la fede e la determinazione saranno il filo a piombo che ci guiderà verso la luce.
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