Nel linguaggio massonico, la parola “tegolatura” rappresenta un caso affascinante di come un banale errore di trascrizione possa creare un termine che, pur apparentemente inadeguato, viene poi accettato e mantenuto nel tempo.

Origini del termine

La “tegolatura” si riferisce a due pratiche essenziali:

1. L’esame del profano prima del suo ingresso in Massoneria.

2. La verifica da parte di un Ufficiale incaricato delle conoscenze dei Fratelli, sia per l’avanzamento nei gradi che per l’identificazione delle qualità massoniche dei visitatori.

Il termine “tegolatura”, così come lo conosciamo oggi, deriva da un’involontaria alterazione linguistica. In origine, nei testi francesi del XVIII secolo, la parola utilizzata era “tailleur”, ovvero il “tagliatore di pietre” o lo sgrossatore. Il “tailleur” aveva il compito simbolico di “sgrossare” il profano, verificando se questi fosse idoneo all’iniziazione massonica.

Quando i rituali francesi furono tradotti in inglese, la parola tailleur venne correttamente tradotta in tyler. Successivamente, durante la copiatura manuale, il termine tyler fu erroneamente trascritto come tiler, che in inglese significa “piastrellista”. Questa svista portò alla confusione semantica, trasformando il significato originario in una funzione più legata all’edilizia moderna.

Ritorno al francese e l’adozione in italiano

Quando i rituali inglesi furono ritradotti in francese nel XIX secolo, il termine tiler venne a sua volta tradotto in tuileur, che in francese significa “piastrellista” o “posatore di tegole”. Da qui, la parola passò nell’italiano come tegolatore, consolidandosi come una terminologia massonica ufficiale.

Un parallelo curioso: la gomena e il cammello

Questo tipo di errore di trascrizione non è raro nella storia. Un esempio celebre riguarda il passo evangelico in cui si dice che “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli”. In realtà, il termine greco originale “kamilos”, che significa “gomena” (una grossa fune), fu erroneamente trascritto come “kamelos”, cioè “cammello”. L’equivoco, ormai radicato, ha dato luogo a un’immagine potente ma originariamente inesatta.

Il significato simbolico di “tegolatura”

Nonostante l’origine errata, la parola “tegolatura” ha assunto un suo significato nel contesto massonico. Simbolicamente:

• Rappresenta il lavoro del muratore che costruisce con attenzione, proteggendo e consolidando.

• Evoca l’idea di protezione e verifica, assicurandosi che il “tetto” massonico sia solido e resistente.

• Sottolinea il rigore con cui vengono esaminate le qualità morali e intellettuali del profano o del Fratello.

Conclusione

L’evoluzione della parola “tegolatura” è un esempio di come la Massoneria, pur nel rispetto della Tradizione, sia influenzata da interpretazioni e mutazioni linguistiche. Anche se il termine è il risultato di un errore storico, il suo utilizzo oggi porta con sé una ricchezza simbolica e un legame con l’opera di costruzione interiore che caratterizza l’essenza massonica.