La Leggenda di Re Artù e la Tavola Rotonda: Un Percorso Iniziatico e Simbolico

La storia di Re Artù e della Tavola Rotonda rappresenta un ricchissimo intreccio di simboli e allegorie iniziatiche che raccontano un cammino di ritorno all’essenza divina dell’uomo. Questa saga, narrata in numerosi testi sia in prosa che in poesia, ha trovato una sistematizzazione nel 1450 grazie a Sir Thomas Malory con il libro “Le Morte d’Arthur”.

La narrazione include gli episodi fondamentali della leggenda:

Nascita di Artù, figlio di Ygerne e del Re Uther Pendragon, grazie all’intervento di Merlino.

Ascesa al trono, con l’estrazione della spada nella roccia.

La spada Excalibur, simbolo della conoscenza e della verità.

Istituzione della Tavola Rotonda.

Amore proibito tra Lancillotto e Ginevra.

Ricerca del Sacro Graal, unica speranza per rigenerare il regno.

Battaglia finale contro Mordred e trasferimento di Artù ferito ad Avalon.

Oltre alla narrazione storica e leggendaria, ogni elemento della saga di Artù è ricco di significati simbolici, utili a comprendere l’ascesa dell’anima lungo il percorso iniziatico.

I Cavalieri della Tavola Rotonda

La Tavola Rotonda, priva di capotavola, simboleggia l’uguaglianza tra i cavalieri e il loro impegno comune verso l’elevazione spirituale. Ogni cavaliere incarna una qualità o un aspetto del viaggio iniziatico:

1. Sir GalahadIl Vero Ricercatore: Figlio di Lancillotto e Lady Elayne, rappresenta la purezza e la fede assoluta in Dio. È l’unico a completare la ricerca del Graal, simbolo della conoscenza divina.

2. Sir Parsifal (o Percival) – L’Innocenza: Cresciuto nella foresta, è privo di corruzione mondana. Rappresenta la purezza dell’anima e diventa custode del Graal.

3. Sir BorsL’Uomo del Mondo: Immerso nella vita ordinaria ma capace di trascendere il materiale, egli annuncia il ritrovamento del Graal.

4. Sir LancillottoL’Eroe Caduto: Primo tra i cavalieri per abilità, fallisce per l’amore sensuale verso Ginevra. Nonostante la sua grandezza, la mancanza di connessione divina lo rende incapace di raccogliere il Graal.

5. Sir BedivereIl Fedele Servitore: Rimane accanto ad Artù fino alla fine, incaricato di gettare Excalibur nel lago. Simboleggia la fedeltà e la lealtà.

6. Sir GarethIl Cavaliere Umile: Dal ruolo di servitore si eleva a cavaliere dimostrando il valore della nobiltà d’animo.

7. Sir TristanoL’Amore Tragico: Protagonista di una delle storie più romantiche e dolorose, simbolizza il sacrificio e il destino.

8. Sir GalvanoL’Orgoglioso Guerriero: Nipote di Artù, spesso rappresenta l’aspetto passionale e irascibile dell’anima.

9. Sir MordredIl Traditore: Rappresenta il lato oscuro e distruttivo dell’anima, la ribellione e l’ambizione cieca.

I Simboli Iniziatici della Saga

Re Artù: Simbolo del sovrano giusto e illuminato, un archetipo dell’Imperator, reggitore del mondo visibile e invisibile. La sua figura è legata al mito del Re che ritornerà, portatore di armonia e giustizia.

Excalibur: Simbolo dell’asse della conoscenza e della verità. Chi la possiede non può essere sconfitto, a meno che non perda il fodero, simbolo della protezione divina.

La Tavola Rotonda: Emblema dell’uguaglianza e della comunione spirituale, rappresenta un microcosmo ordinato, specchio dell’armonia cosmica.

Merlino: Consigliere e guida spirituale, rappresenta il mago e profeta, colui che padroneggia i misteri del tempo e della trasformazione. È il mediatore tra il mondo materiale e quello spirituale.

Il Sacro Graal: Simbolo della conoscenza suprema e dell’unione divina. La sua ricerca rappresenta il viaggio dell’anima verso la redenzione e la rigenerazione.

Morgana: Emblema dell’aspetto lunare oscuro, della magia e dell’illusione. Rappresenta le sfide interiori da superare per raggiungere la luce.

Il Percorso Iniziatico nella Saga

La leggenda arturiana è una narrazione del cammino spirituale dell’uomo:

1. La chiamata: Artù estrae la spada dalla roccia, simboleggiando l’inizio del viaggio dell’anima.

2. Le prove: I cavalieri affrontano sfide che rappresentano le tentazioni e gli ostacoli interiori.

3. La caduta: Lancillotto e Mordred mostrano i pericoli dell’ego e della corruzione.

4. La ricerca del Graal: La ricerca del divino dentro di sé, rappresentata dalla purezza di Galahad.

5. La redenzione e il sacrificio: La battaglia finale e il viaggio ad Avalon rappresentano il completamento del ciclo e la promessa di un ritorno glorioso.

Un Mito Eterno

La saga di Re Artù continua a vivere come metafora del viaggio dell’anima, ricordandoci che il cammino verso la verità è ricco di sfide, ma anche di illuminazione. Ogni elemento della leggenda invita alla riflessione, guidandoci a guardare oltre la superficie per scoprire il mistero della nostra essenza divina.