Nella storia della Massoneria, le prime logge speculative nacquero in un contesto molto diverso da quello attuale. Nel 1717, a Londra, quattro logge si riunirono presso la celebre taverna “Goose and Gridirion” per fondare la prima Gran Loggia d’Inghilterra. In quegli anni, i lavori massonici si svolgevano attorno a un tavolo, spesso in locande o abitazioni private. Le riunioni non si limitavano ai rituali, ma si estendevano per tutta la giornata, culminando con una cena fraterna.

Questa organizzazione, intima e conviviale, era il cuore pulsante della Massoneria primordiale. Ogni Fratello trovava nel tavolo un simbolo di uguaglianza e unità, un luogo dove lavorare e condividere. Con l’introduzione dei templi massonici, si guadagnò in simbolismo e solennità, ma si perse parte di quella dimensione domestica e informale che caratterizzava le prime logge.

La Loggia Kilwinning: Un Ritorno alle Origini

La nostra Rispettabile Loggia Kilwinning si rifà a questa tradizione primordiale. Come le logge sovrane di un tempo, abbiamo scelto di preservare l’autonomia che ci consente di mantenere l’autenticità della Massoneria. Il nostro tempio è stato ricavato in un’abitazione privata, trasformata in un luogo che non è solo dedicato ai lavori rituali, ma che rappresenta la casa della nostra fratellanza.

Non indossiamo grembiuli durante i lavori, ma ci limitiamo a utilizzare i collari che simboleggiano le cariche, una scelta che richiama le logge della prima speculazione massonica. Questo approccio elimina formalismi superflui, concentrandosi sull’essenza della Massoneria: il lavoro dell’uomo sull’uomo.

Per noi, il tempio non è solo uno spazio fisico, ma un rifugio dove ogni Fratello può sentirsi protetto e accolto, proprio come nella sua casa. È il luogo in cui la comunità massonica prende vita, unendo simbolismo e operatività in un continuum che va oltre la ritualità.

La giornata massonica non inizia e non si conclude con i lavori rituali. Comincia nel primo pomeriggio, quando i Fratelli si incontrano nel nostro spazio fraterno per allestire il luogo e condividere del tempo insieme. Tra bevute, chiacchierate e momenti di leggerezza, si crea quell’atmosfera di familiarità che prepara i Fratelli al lavoro rituale. La tornata rituale diventa così il cuore di un’esperienza che abbraccia l’intera giornata e si conclude attorno a un tavolo.

La cena fraterna, che segue i lavori, diventa un momento di riflessione e condivisione. Qui, i Fratelli spezzano simbolicamente il pane come compagni (cum panis), rafforzando i legami di amicizia e fratellanza. Questo gesto richiama le origini operative dell’Arte Reale e consolida l’unione tra i membri della loggia.

La Massoneria della Pietra

Un nostro Fratello definisce questo approccio come la “Massoneria della Pietra”, un ritorno all’essenza della Massoneria primordiale. Come i costruttori medievali lavoravano la pietra grezza, anche noi ci concentriamo sull’essenziale: la crescita personale e collettiva, eliminando ciò che il tempo ha stratificato attorno alla Massoneria moderna.

Questo approccio ci permette di mettere al centro del nostro progetto l’uomo, la sua trasformazione e la costruzione di una comunità salda e fraterna. La nostra loggia diventa così un luogo dove il lavoro interiore e il legame fraterno si intrecciano in un’unica esperienza di crescita.

Un Legame con il Passato, Uno Sguardo al Futuro

Seguendo l’esempio delle prime logge speculative, la Loggia Kilwinning mantiene viva l’essenza della Massoneria. La scelta di lavorare in un ambiente familiare, senza formalismi inutili, rafforza i legami tra i Fratelli e rende la loggia un’entità viva, spiritualmente forte e coesa.

In questo ambiente condiviso, il sacro e il profano si fondono in un equilibrio che ci consente di vivere la Massoneria a 360 gradi, come un’esperienza che unisce tradizione e innovazione. Qui costruiamo insieme una fratellanza che affronta il mondo profano con forza e consapevolezza, custodendo i valori essenziali dell’Arte Reale.

Fraternamente,

Il Ven.mo Maestro Paolo Giulio Gazzano