Fratelli,

il grado di Apprendista rappresenta il punto di partenza del nostro viaggio massonico, il momento in cui ci viene insegnato che ogni crescita personale richiede impegno, disciplina e un’attenzione costante ai nostri difetti e alle nostre imperfezioni. In questa fase iniziale, gli strumenti simbolici che ci vengono affidati non sono soltanto oggetti, ma autentiche guide per il lavoro su noi stessi.

Essi ci ricordano che il cammino verso la perfezione non è immediato né semplice, ma si costruisce col tempo, con il coraggio di affrontare le nostre debolezze e con la determinazione a migliorare ogni giorno. Come Apprendisti, il nostro compito è sgrossare la pietra grezza: un lavoro faticoso, ma necessario per gettare le fondamenta del nostro futuro, non solo come massoni, ma come uomini migliori.

Questa sera desidero proporvi una riflessione che parte dal cuore del nostro percorso iniziatico. La Massoneria ci parla attraverso simboli, strumenti e immagini che racchiudono insegnamenti profondi e universali. Ma, come sapete, quei simboli assumono significati diversi per ognuno di noi, parlando al nostro cuore e alla nostra esperienza personale.

Vi invito a riflettere su un simbolo che, in questo momento, sentite particolarmente vicino al vostro essere. Non è necessario aver studiato o essere preparati: ciò che conta davvero è il legame personale che avete con quel simbolo.

Per facilitarvi, vi propongo alcuni simboli che appartengono al nostro lavoro e alla storia della nostra Loggia. Mi piacerebbe ascoltare una vostra riflessione sincera su uno di questi, o su altri che vi ispirano, nel rispetto del tempo di tre minuti per ciascun intervento.

Il Silenzio

Il silenzio è un simbolo potente che ci accompagna fin dai primi passi del nostro cammino iniziatico. È il luogo dove impariamo ad ascoltare non solo le parole degli altri, ma anche la voce della nostra coscienza. Attraverso il silenzio, ci è data l’opportunità di riflettere, di osservare con attenzione noi stessi e il mondo che ci circonda.

Per alcuni, il silenzio è uno spazio di pace, un rifugio dal rumore quotidiano; per altri, può rappresentare una sfida, un vuoto che a volte risulta difficile affrontare. Tuttavia, è proprio in quel vuoto che si trova la possibilità di crescere, di colmare il silenzio con consapevolezza e introspezione. In che modo il silenzio diventa per ciascuno di noi un momento di riflessione, un’occasione per mettere ordine nei nostri pensieri e per avanzare lungo il nostro cammino?

La Squadra Sovrapposta al Compasso

Nel grado di Apprendista, la squadra sovrapposta al compasso è un simbolo che ci guida verso il lavoro morale e concreto. La squadra, stabile e ben definita, rappresenta la rettitudine, il rispetto delle regole e la costruzione di fondamenta solide. 

Il compasso, sebbene leggermente aperto, è bloccato dalla squadra, un chiaro segnale che, in questa fase, il nostro impegno deve concentrarsi sul terreno, sulla disciplina morale e sulla coerenza nelle azioni quotidiane. Solo lavorando sulla rettitudine possiamo porre le basi per un progresso futuro che sia stabile e duraturo.

La squadra ci invita a cercare ordine nelle nostre azioni e a lavorare con giustizia, misura e disciplina, mentre il compasso, pur bloccato, ci ricorda che ogni nostro gesto deve essere guidato dalla consapevolezza di un ideale più alto. 

In che modo il simbolo della squadra ci aiuta a mantenere il giusto equilibrio nel nostro cammino? E come il compasso, pur limitato, ci invita a prepararci per le dimensioni spirituali che esploreremo in seguito?

Il Maglio e il Regolo

Quando veniamo iniziati, i primi strumenti che il Maestro Venerabile ci mostra sono il maglio pesante e il regolo, simboli essenziali del lavoro pratico e concreto che ogni Apprendista è chiamato a compiere sulla propria pietra grezza.

Il maglio pesante rappresenta la forza e la determinazione necessarie per abbattere i difetti più grossolani e rompere le impurità che ostacolano il nostro progresso. Ogni colpo del maglio è un atto di volontà che ci avvicina alla trasformazione. 

Il regolo, invece, ci guida con misura e precisione, ricordandoci che ogni azione deve essere equilibrata, rispettosa delle regole morali e orientata verso l’armonia.

Il maglio ci insegna il coraggio di affrontare le imperfezioni senza timore, mentre il regolo ci ricorda che dobbiamo rimanere sulla retta via, misurando ogni nostro passo. 

Come possiamo utilizzare questi strumenti per affrontare i nostri difetti e mantenere una direzione chiara? E quali sono gli aspetti della nostra pietra grezza che sentiamo più difficili da sgrossare, ma che sappiamo di dover trasformare?

Il Grembiule da Compagno di Alberto

Sopra l’Oriente è posto il grembiule da Compagno di Alberto, un simbolo che per noi ha un valore speciale. Alberto non è stato solo un fratello, ma anche un amico e un collega. 

Il suo passaggio all’Oriente Eterno, a soli 29 anni, ha lasciato un vuoto nelle nostre vite, ma ha anche ispirato la nascita di questa Loggia, che porta il suo nome.

Questo grembiule rappresenta il legame eterno con lui, un richiamo a ciò che possiamo diventare attraverso il lavoro su noi stessi. È un simbolo di trasformazione, di continuità e di responsabilità, un invito a ricordare che il nostro cammino è sempre un’opera incompiuta. Cosa significa per ciascuno di noi questo grembiule? 

È un traguardo, una guida o un ricordo che ci ispira? E come possiamo, seguendo questo simbolo, portare avanti il nostro lavoro come fratelli di questa Loggia?

La Pietra Grezza

La pietra grezza rappresenta noi stessi, con tutte le nostre imperfezioni, i nostri difetti, ma anche il nostro potenziale di trasformazione. È il simbolo del lavoro pesante, concreto e iniziale che ogni Apprendista deve svolgere per avvicinarsi alla perfezione.

Ogni colpo di maglio e scalpello è un passo verso la rettificazione del nostro carattere e il miglioramento del nostro essere. Siamo chiamati a osservare la nostra pietra e a riconoscerne i punti critici, lavorando con pazienza per trasformare ciò che siamo in ciò che possiamo diventare. 

A che punto sentite di essere oggi nel vostro lavoro interiore? Riuscite a intravedere una forma più definita, o siete ancora concentrati a sgrossare i lati più grezzi della vostra pietra? E come vi sentite nel confrontare ciò che eravate ieri con ciò che state costruendo oggi?

Fratelli, questa sera abbiamo esplorato simboli che ci accompagnano nel nostro cammino massonico, ognuno con il suo significato profondo e personale. Questi simboli non sono semplici immagini, ma strumenti che ci guidano nella comprensione di noi stessi e nel lavoro di miglioramento interiore.

Adesso concludiamo questa tavola con un invito: lasciate che ciò che avete ascoltato e condiviso questa sera diventi parte del vostro lavoro quotidiano, un punto di partenza per riflessioni più profonde e per il vostro impegno nel perfezionamento personale.

Ricordate che ogni simbolo racchiude una lezione, ma il vero significato si rivela solo quando lo facciamo nostro attraverso l’esperienza e il cuore.

La Massoneria e la nostra Loggia Kilwinning trovano la loro forza nella fratellanza e nella condivisione. Ognuno di noi compie un viaggio unico, ma è insieme, come fratelli, che rendiamo questo percorso più luminoso e significativo.

Ho detto.

Fr. Paolo Giulio Gazzano