
Per riprendere il discorso relativo al labirinto che potete trovare qui adesso vi proponiamo una riflessione sul Labirinto della Cattedrale di Chartres.
Il labirinto è uno dei simboli più antichi e ricchi di significato, rappresentando da sempre un percorso interiore attraverso cui lo spirito può evolversi e ascendere a un livello superiore.
Secondo Platone, il primo labirinto della storia umana sarebbe quello di Atlantide, caratterizzato da cerchi concentrici alternati di terra e mare, con la terra unita da ponti. In Italia, il labirinto più noto è quello attribuito a Porsenna, situato nei sotterranei della città di Chiusi.
Il Labirinto e il Suo Significato Spirituale
Come suggerito da Mircea Eliade, il centro del labirinto rappresenta la sacralità, mentre il tortuoso cammino per raggiungerlo funge da protezione del sacro, riservando l’accesso ai soli iniziati. Questo simbolismo può essere letto sia come difesa di un luogo sacro sia come allegoria di un tesoro da conquistare, che può essere materiale (ricchezza) o spirituale (immortalità, virtù, conoscenza di sé).
Il labirinto è stato anche un elemento di difesa nelle città fortificate dell’antica Grecia, tracciato come pianta simbolica per proteggere sia gli abitanti sia la casa considerata al centro del mondo, non solo da avversari umani ma anche da influenze negative.
Il Labirinto nel Medioevo
Nel Medioevo, i labirinti più celebri si trovano sui pavimenti delle cattedrali gotiche, come quello di Chartres. Chiamati Chemins à Jérusalem, questi percorsi sostituivano simbolicamente il pellegrinaggio in Terra Santa e venivano percorsi in ginocchio, recitando preghiere per la salvezza dell’anima.
Jean Baptiste Souchet, canonico della cattedrale di Chartres nel XVII secolo, li considerava un “gioco senza senso”. Tuttavia, i labirinti cristiani hanno un profondo significato, simboleggiando che la morte non è una fine, ma una porta verso la Gerusalemme Celeste.
Il Labirinto di Chartres
Il labirinto di Chartres, uno dei meglio conservati, misura 12,87 metri di diametro e il suo percorso interno si estende per 261,5 metri. Al centro vi era una placca di bronzo, rimossa e fusa nel 1702 durante le guerre napoleoniche. Secondo gli esperti, questa placca raffigurava Teseo che combatteva contro il Minotauro, con Arianna sullo sfondo che teneva il gomitolo di filo. La lotta tra Teseo e il Minotauro rappresenta il conflitto tra bene e male, un percorso che si riflette nel viaggio dell’anima attraverso le difficoltà della vita.
Nella cattedrale di Chartres, il labirinto è in stretta relazione con una vetrata posta nell’abside meridionale che raffigura il peccato originale di Adamo ed Eva, indicando l’origine del conflitto interiore.
Un Simbolismo Multidimensionale
Il labirinto ha anche un significato solare. Nella tradizione cabalistica, esso assume una funzione magica ed è associato ai misteri di Salomone. Nella Bibbia, si fa riferimento a un labirinto situato nel cortile del Tempio di Salomone, simbolo di saggezza e segreto divino. Non a caso, alcuni labirinti delle cattedrali vengono chiamati “Nodi di Salomone”.
Secondo gli alchimisti, il percorso del labirinto conduce verso un santuario interiore, una dimora invisibile che ognuno può immaginare secondo il proprio intuito. Raggiungere il centro rappresenta una trasformazione profonda dell’io, il passaggio dalle tenebre alla luce e il trionfo dello spirito sulla materia.
Un Percorso di Trasformazione
Il centro del labirinto non è solo un luogo fisico, ma anche un simbolo di rinascita e illuminazione spirituale. È riservato a chi, attraverso le prove e i sacrifici, dimostra di essere degno di accedere alla rivelazione del mistero. Il ritorno dal centro rappresenta il viaggio verso la luce, una vera e propria affermazione della propria essenza trasformata.
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