
“Stupidi Atei” e il Compito del Massone: Tra Ragione e Sentimento
“Un Libero Muratore ha l’obbligo, in virtù del suo titolo, di obbedire alla Legge morale e, se egli ben comprende l’Arte, non sarà mai uno stupido ateo né un libertino senza Religione.”
Così recita il primo articolo delle Constitutions di James Anderson, testo fondativo della moderna Massoneria, pubblicato nel 1723. Questa frase, spesso discussa e fraintesa, offre uno spunto fondamentale per esplorare l’essenza del pensiero massonico e il suo rapporto con la ragione, la fede e l’educazione.
Chi sono gli “Stupidi Atei”?
Il termine “stupido ateo” potrebbe apparire come un insulto anacronistico, ma contestualizzato storicamente, rivela una distinzione sottile e cruciale. Nel XVIII secolo, l’ateismo non era un fenomeno univoco: esistevano diverse correnti, da forme sofisticate di pensiero deistico fino a interpretazioni più rudimentali e prive di struttura intellettuale. Anderson non si riferisce all’assenza di fede come tale, ma piuttosto all’incapacità di argomentare e riflettere profondamente sulle questioni fondamentali della vita e dell’universo.
Gli “stupidi atei” sono coloro che:
• Rifiutano il dialogo: Non ascoltano né rispondono a domande essenziali.
• Trinciano giudizi senza argomentare: Si limitano ad affermazioni dogmatiche.
• Mostrano pregiudizi: Non tollerano visioni diverse dalla propria.
Questa descrizione non si limita agli atei in senso stretto, ma abbraccia chiunque affronti la vita e le sue domande più grandi con superficialità. Al contrario, la Massoneria accoglie coloro che sono aperti al confronto e alla ricerca del sapere, indipendentemente dalle loro credenze religiose.
Massoneria e Fede: Un Rapporto Complesso
Contrariamente a quanto si possa pensare, la Massoneria non impone una fede religiosa specifica. Anderson stesso, nelle Constitutions, sottolinea che i massoni devono rispettare la “Legge morale” e, laddove esista una fede obbligatoria, accettare una divinità quale principio supremo. Questa apertura lascia spazio a una pluralità di credenze, purché queste siano accompagnate da un impegno etico e intellettuale.
Educazione, Conoscenza e la “Bildung” Massonica
Un aspetto centrale del pensiero massonico originario è l’idea di bildung, termine tedesco che sintetizza il concetto di educazione e formazione personale. La Massoneria dei primordi non si limitava alla trasmissione di riti e simboli, ma promuoveva un’evoluzione interiore e culturale, un percorso di crescita volto a formare individui completi, capaci di coniugare ragione e sentimento.
Il Ruolo della Ragione e del Sentimento
Un Massone è come un musicista, che utilizza tecnica e passione per creare armonia. La ragione, con il suo rigore, e il sentimento, con la sua intensità, devono convivere in equilibrio. Una Massoneria che privilegiasse esclusivamente uno di questi aspetti sarebbe monca, priva della sua essenza più profonda.
Il Richiamo della Scienza e il Dialogo con l’Esoterismo
La Massoneria ha sempre mantenuto un rapporto ambivalente con l’esoterismo. Nel XVIII secolo, molte delle discipline esoteriche erano strumenti per comprendere le leggi naturali, una sorta di protoscienza. Tuttavia, con il progresso scientifico, le basi razionali di molte credenze esoteriche sono state messe in discussione. Oggi, un massone può accogliere gli esoterismi come strumenti di introspezione personale, ma non può trascurare il valore della scienza come strumento di conoscenza oggettiva.
Conclusione: Educare alla Ragione e al Dialogo
Il compito di un Massone non è imporre una visione del mondo, ma favorire il confronto aperto e costruttivo. La citazione di Sabine Hossenfelder riassume bene questa tensione tra sapere e credere:
“Quando qualcuno parla di una ‘domanda a cui la scienza non può rispondere’, ciò che intende realmente è una domanda per cui non vuole una risposta.”
Accogliere questa sfida significa assumersi la responsabilità di argomentare con intelletto e cuore, riconoscendo che la Massoneria non è un rifugio per credenze dogmatiche, ma un laboratorio per la crescita personale e collettiva. Solo così può continuare ad essere fedele alla sua missione originaria: educare gli uomini a pensare.
“Alcuni pretendono di guardare il Mondo con occhi propri come se guardassero una mucca e vorrebbero conoscerlo e capirlo a proprio modo, come se fosse lì a loro disposizione. Non è così! Non è compito della Religione comprendere le verità scientifiche né della Scienza spiegare quelle religiose”. Maestro Eckhart
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